AntonioFasanoCeramiche

La creazione è vaga
quanto l’amore
e piega l’utile
ai suoi scopi.

È una mania di cui si è in balia.
Essa decora il mondo,
dove disadorno.

La bottega è un ecosistema, una foresta, un bioma di creature intrecciate a labirinto

Spazi senza mappa dove scopri questo catalogo naturale di esseri, mostrati e nascosti, disposti in tutti gli ordini e senza ordine, come piante che disveli nel tuo peregrinare, come fiori che cogli.

Microviaggio:

Entra dunque nella casa che ospita gli elementi – vettori della creazione e della trasformazione.

Nell’opacità degli spazi, tra le pieghe delle ombre, una piccola tazzina attende di narrare una storia.

Pezzi di biografie cristallizzate nel tempo e nei colori.

La tazza, l’anfora, il monile, figli delle mani e dell’ingegno.

La fornace secolare, simile al superstite ulivo, accoglie tutti i suoi figli – migliaia.

Veglia immutabile sulle nostre traiettorie,
sui nostri tempi
assai più brevi dei suoi.

Ed ecco dunque le sue creature:
nate per l’uso,
nate per resistere al disuso,
che apparentemente esistono senza scopo e destinazione
– bellezza che ha il suo perché in se stessa.

La ceramica è il sostrato,
l’humus dal quale germoglia il rigoglioso universo di opere,
l’esuberanza del creatore, l’architettura ibrida
di tradizione,
innovazione,
l'eterna dialettica di rigore ed anarchia.

Sollecito cerimoniere dell'interminabile sfida.
L’artigiano combina la fisica della materia
e la ferrea legge del fuoco.

Questa è la terra, da cui venimmo, la terra, che ci ha dato la ceramica.

Noi e lei, fratelli nati dallo stesso utero umido, emersi alla vita e alla luce dalle profondità buie del mondo.

La stanza del fuoco ingombra di abbozzi, di pezzi finiti, di pezzi di pezzi, pezzi in attesa e da noi attesi.

Le fiamme preparano la tavola imbandita di artefatti.

L’acqua disciplina la terra, si fa complice delle dita nell'opera di persuasione nelle forme volute, le curve chiuse o aperte dell’opera.

L’acqua, da cui viene la vita organica partecipa anche alla molteplicità inorganica della creazione.

Tutto è aria: lo spazio degli spazi, il luogo geometrico dove ogni altro elemento è collocato.

Aria, affinché respirino i pezzi, asciughino terre, colori nonchè le mani di chi li ha stesi.

Respira tutto, la bottega è il grande polmone che inspira elementi ed espira opere.

Antonio dà il nome alla bottega.

È stato un ragazzino che da grande avrebbe voluto fare l’artigiano, vivere la bottega come prima casa.

Migliaia di pezzi parlano di lui - e per lui.

Ciro, fratello di Antonio.

Fa i vasi con le orecchie, che non sono orecchie.

Mette ovunque una faccia, affinché abbiate il conforto di uno sguardo.

Il suo angolo di bottega è avanguardia di forme sformate ed esuberanza di colori.

Tonino vive la bottega da tre decenni, pronto ad abbandonare il solingo angolo delle sperimentazioni revisionistiche per mostrare la cartografia del laboratorio.

Apre porte, porticine, cassetti.

Suggerisce itinerari differenziati.

Finché ci siamo, ci siamo per le cose che facciamo.

Bottega Ceramica Di Fasano Antonio

Via Caravaggio, 7

74023 Grottaglie TA